Inail, online il nuovo modulo per le istanze OT24 2017
5 Agosto 2016In piazza con noi
19 Settembre 2016Un manuale di autodifesa del datore di lavoro prodotto dall’ULSS 9 di Treviso si sofferma sulle criticità del documento di valutazione dei rischi.
“Lavorare in sicurezza non è una cosa semplice; talvolta i tentativi di semplificazione svuotano di contenuto la valutazione dei rischi e la trasformano in un adempimento burocratico. In realtà, se il processo di valutazione è svolto con concretezza, si semplifica da solo se i pericoli non ci sono o sono minimi. Dal nostro canto non possiamo fare altro che aiutarvi a ‘gestire la complicazione’”.
A parlare in questi termini della valutazione, con parole dirette agli imprenditori, è il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro (SPISAL) dell’ Azienda ULSS 9 di Treviso che ha elaborato un interessante documento, il “Manuale di autodifesa del datore di lavoro”, un documento che nasce da un disagio.
Il disagio che lo SPISAL prova quando deve “adottare i provvedimenti sanzionatori previsti dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nei confronti di imprenditori che, in assoluta buona fede, pensavano di aver fatto tutto ciò che è necessario affidandosi a persone esperte, investendo risorse economiche anche notevoli senza ottenere i risultati attesi”.
“Ovviamente non sempre è così”, ma lo SPISAL ritiene doveroso spendersi in “un’attività di assistenza alle aziende che, anche se non può sempre semplificare, almeno renda più facile gestire le cose complicate (e, in tema di sicurezza sul lavoro, le situazioni difficili dal punto di vista tecnico e normativo sono molte)”.
Sottolineo che “il documento di valutazione dei rischi non serve allo SPISAL” e, per estensione, a tutti gli altri servizi di prevenzione della aziende/unità locali sanitarie. Nel manuale si segnala, infatti, che durante l’attività di vigilanza accade spesso che il documento “sia firmato dal datore di lavoro che tuttavia ne ignora il contenuto”.
Non bisogna pensare che il documento di valutazione dei rischi sia “ciò che serve per superare positivamente il controllo dell’organo di vigilanza che, invece, prende visione sia del documento sia dell’ambiente di lavoro; è molto difficile che vi sia un ambiente di lavoro completamente conforme alle normative sulla sicurezza se il documento (e la valutazione a monte) sono soltanto una produzione ‘di facciata’ ”.