Infortuni e malattie professionali: 476 miliardi all’anno costo Ue
1 Settembre 2017Stress lavoro correlato, normativa, gestione, approfondimento
6 Ottobre 2017Nei primi sette mesi di quest’anno sono aumentati gli incidenti e i morti sul lavoro, il cui numero ha raggiunto quota 591, 29 in più rispetto ai 562 decessi dell’analogo periodo del 2016 (+5,2%). E’ quanto afferma l’Inail pubblicando i dati provvisori sul 2017.
Le denunce d’infortunio pervenute all’istituto sono state 380.236, 4.750 in più rispetto allo stesso periodo del 2016 (+1,3%), per effetto di un aumento infortunistico dell’1,2% registrato per i lavoratori (2.832 casi in più) e dell’1,4% per le lavoratrici (oltre 1.900 in più).
All’incremento – spiega l’istituto – hanno contribuito soltanto la gestione Industria e servizi (+2,1%) e la gestione Conto Stato dipendenti (+3,6%), mentre Agricoltura e Conto Stato studenti delle scuole pubbliche statali hanno fatto segnare un calo pari, rispettivamente, al 5,0% e all’1,9%. A livello territoriale, le denunce d’infortunio sono aumentate al Nord (oltre 5.800 casi in più) e, in misura più contenuta, al Centro (+245), mentre hanno fatto registrare una diminuzione al Sud (-985) e nelle Isole (-337). Gli aumenti maggiori, in valore assoluto, si sono registrati in Lombardia (+2.821 denunce) ed Emilia Romagna (+1.560), mentre le riduzioni più sensibili sono quelle rilevate in Puglia (-672) e Sicilia (-658).
A morire sul lavoro sono soprattutto gli uomini i cui casi mortali sono saliti da 506 a 531 (+4,9%). Le donne decedute sono passate da 56 a 60 (+7,1%). L’aumento di 29 morti bianche è però la sintesi di andamenti diversi in diversi settori. Mentre in agricoltura e nel settore pubblico i casi mortali sono diminuiti, nel settore industria e servizi l’incremento è stato importante, il 10,4% in più dei casi mortali passati a 450 a 497, cioè 47 morti in più rispetto all’analogo periodo del 2016. L’industria e servizi è la sola che ha avuto un incremento, decisivo nel saldo negativo finale, mentre in controtendenza è il settore dell’agricoltura. Diminuiscono invece, sottolinea l’Inail, le denunce di malattie professionali (-3,6%).
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